Ebbene sì, siamo di nuovo stati alla OO Cup… quest’anno a Lokve, ridente villaggio a ca. 25’ sopra Nova Gorica su un altipiano del Carso Sloveno. Ormai siamo di casa in questo sparuto gruppetto di case. Ci sono rivincite con certi boschi che aspettano da un po’, ma ci aspetta una sorpresa già alla prima tappa: nonostante sia la terza (o quarta?) volta che corro in questo bosco, mi sembra di non esserci mai entrata. Stessa impressione nei boschi seguenti. Solo l’ultima tappa la si corre in un bosco nuovissimo, dicono un misto degli altri. E proprio di questo bosco voglio raccontarvi, anche con lui ho un conto in sospeso!  Tra l’altro guardando la foto, sulla sinistra, non proprio fino al cucuzzolo in fondo, la carta è sulla costa e sulla cima della cresta precedente. 

All’inizio un costone in salitina (per me,  in salitona per Tobia e Elena. Per me qualche punto in apparenza in un bosco colorato di bianco, ma… il 3 è una roccetta al margine di una radura e entrata nel famoso bosco “bianco” ...sorpresa erba alta 60-80 cm, qualche albero qua e là. Dove è la radura?? Vabbé la trovo, arrivo perfettamente anche  al punto successivo. Peccato che dovrebbe essere una rientranza e a 10 m sembra fine sentiero. Ah, sono qua, vado avanti un po’ e lo trovo … invece orrore vedo dei massi. Stop, dove sono …  ah … torno indietro, era il mio punto. Timbrando vedo che c’è una mini mini rientranzina. 

Poi inizia il black-out più clamoroso degli ultimi 20 anni. Parto, capisco che da lì in avanti era tutto molto molto difficile. Per sicurezza prendo un sentiero, che dopo un bel po’ faceva una curva a 90 gradi. Appunto poi il nulla … esco prima della curva dal sentiero, non quadra nulla, ovviamente, vedo un sentiero, salgo, vedo un punto … è il 60, io cerco il 66. Dove sono????? Aiuto. Insomma ero sul sentiero giusto di nuovo, dovevo solo continuare e 70 m dopo avrei trovato il mio punto. Invece il mio cervello vede due gigantesche depressioni, vedo omini minuscoli in basso. Dove sono?? Ah, decido che sono due depressioni (a caso), allora devo tornare indietro e salire. Lo faccio … cosa vedo, in mezzo ad un banco di nebbia, il nero, buio, e va giù giù giù mega depressione, rocce ovunque … panico … decido di tornare ad un punto dove sono sicura di sapere dove sono, … era lontano..allora rientro mestamente facendo un bel jogging di 3-4 km!!!!! Ecco perché anche dopo questa 5 giorni tornerò a Lokve, non sia mai che un bosco  vinca su di me!

Per fortuna Tobia ha avuto più fortuna (o capacità?). Lui correva HE con cartine senza sentieri. All’inizio non tirava, gli allenatori gli hanno detto di fare allenamento. Sbagliava, allora ha deciso di andare più veloce e … non sbagliava più così tanto e andava meglio! Alla fine è arrivato secondo dietro ad un suo compagno di nazionale. Anche Elena è andata bene, peccato che vicino al sesto punto della seconda tappa è stata assalita da vespe … beccata 9 volte … lei che reagisce male di solito, decide di tornare all’arrivo subito, così alla fine non ha classifica, ma si toglie la soddisfazione di “stracciare” Caia (stesso percorso D18 e D40) alla terza tappa. 

Fare CO in Slovenia è fantastico, non sai mai cosa ti aspetta e anche boschi stra-mega conosciuti ogni volta sono come nuovi, sicuramente anche merito dei tracciatori! Tornerò ancora a Lokve, promesso. 

  

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