Correva (per forza…) l’anno 1976 e nel Mendrisiotto si cominciavano a intravvedere delle cartine di CO. Questa grande novità, che doveva cambiare completamente il nostro sport era giunta in Ticino nel 1974, con il rilievo della cartina Tesserete, scala 1:16'667. Perché questa scala mi direte? Non saprei proprio dire il perché…

Fatto sta che il dado era tratto: dopo una tale rivoluzione, un ritorno indietro alla carta nazionale 1:25'000, con tutti i suoi difetti, appariva impossibile. E fu proprio Devecchi l’iniziatore del movimento, lavorando sulla base di un rilievo precedente di Rino Rigassi, pubblicò sotto l’egida dell’ASPOM (Associazione sportiva oratori del Mendrisiotto, animata da Don Cesare Realini e presieduta da Enzo Salvadé) la cartina 1:10'000 di Pedrinate. 3 colori: marrone, nero e giallo. E fu proprio a Pedrinate, in occasione di una CO primaverile  nel 1976 corsa nella categoria Turisti (!) che incontrai per la prima volta Devecchi. Subito nacque una grande amicizia che dura tuttora. E subito si fece strada l’idea di una collaborazione nel Mendrisiotto fra le diverse entità che praticavano la CO: la già citata ASPOM, la SAV Vacallo, l’AEC Balerna, l'AGET Mendrisio, La Posta sport,… e spero di non dimenticare nessuno. In tutto penso una ventina di persone che praticavano più o meno intensamente la CO ognuno all’ombra del suo campanile, senza conoscersi o quasi…

Fu così che con Giorgio ci siamo dati da fare per contattare alcune persone praticanti o vicine al movimento CO con lo scopo di fondare una società esclusivamente orientistica. E’ così che durante l’inverno 1977-78 nacque la SCOM, prima società in Ticino a praticare la CO, accanto ai giganti di allora: SAM Massagno, Vis Nova Agarone, C.O. Aget Lugano, attivi per altro in ambito atletico o scoutistico.

Primo presidente: Piero Ferrari, già Posta sport, padre dell’attuale membro SCOM Ilaria Ferrari e membro emerito del comitato SOLV.

E nel primo anno di esistenza l’attività fu subito frenetica con l’organizzazione di due CO, una a Pedrinate, l’altra al Monte Generoso sulla nuova cartina 1:15'000, gara valida per il titolo ticinese individuale.

Non solo gare, ma anche trasferte: come dimenticare la mitica trasferta in Austria alla tre giorni di Pinkafeld, organizzata, tracciata, diretta, sponsorizzata, dall’indimenticato Franz Meier; qualcuno si ricorderà più che del padre della figlia: tutti ambivano al podio per ricevere il bacio dalla giovane miss, ma ahimè nessuno ci riuscì. Per contro la giovane società lascio un ricordo indelebile in Austria: a seguito della nostra partecipazione attiva e rumorosa al corteo di apertura della manifestazione (eh sì, queste cose esistevano allora!), il Nostro (Franz M.) ci invitò quali rappresentanti ufficiali della Svizzera al ricevimento serale in Municipio. Piero, chi vi parla e Pedrito (e lui, sapete perché si chiama così?), che per l’occasione sfoggiò un abito da sera particolarmente succinto, furono ricevuti da Sindaco (cugino di F.M.) e autorità varie, alla barba dei cari amici svizzero-tedeschi presenti in massa in Austria. La serata fu memorabile, non solo per l’eleganza del già citato Peter Flückiger : contatti ravvicinati con la suddetta Meier girl, grandi bevute di birra e scorpacciate di canapé e pasticcini vari. Per fortuna gli altri invitati non aveva troppa fame: da veri orientisti restarono a dieta in previsione delle gare del giorno seguente. E così il noto cuoco e cameriere Franz Meier ci autorizzò a far man bassa su tutto quanto restava sui tavoli: 5 immensi piatti di portata (che devono trovarsi ancora da qualche parte nella sede SCOM…) riempiti di ogni ben di Dio presero il cammino del nostro hotel. Un orda affamata di scommini e visnovini (alleati SCOM nelle nostre prime trasferte all’estero) si gettò a capofitto sul tali eccellenti vettovaglie e in men che non si dica restarono solo le briciole…

Quanto ai risultati sportivi, la mia memoria fa difetto: non sarei in grado di dirvi chi ottenne dei risultati degli di nota.

Non passò un anno che la SCOM partì di nuovo all’avventura, ben più lontano: nientemeno che a Oslo!!! Passarono alla storia di quella trasferta le urla notturne di Micki Waldburger alla stazione di Francoforte (FRANCO!!!!), le minuziose analisi olfattive di Gino Derighetti sui presunti problemi di carburazione del (nuovissimo) superbolide di Devecchi, le visite notturne di alci varie (vere e presunte) al nostro campo, le mega-pascolate nei tostissimi boschi norvegesi, eccetera...

Mi fermo qui per oggi. Chissà se qualcun’altro dei vecchioni avrà voglia di correggere o completare queste righe, di continuare a raccontare episodi gustosi di questi 30 anni trascorsi insieme… Dai, ho fatto il primo passo, chi vuole continuare ???

 

 

Scritto da: Giorgio Berna

 

 

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